Mercoledì 27 gennaio alle ore 21 al Teatro Comunale di Ferrara è andato in scena in prima nazionale e come unica tappa italiana della tournée europea, Tristano e Isotta del Ballet du Grand Théâtre de Genève, coreografato da Joëlle Bouvier. Il lavoro s’ispira fortemente all’opera di Richard Wagner ed è a dir poco intrigante il sottotitolo che Bouvier attribuisce, “Salutami il mondo!”, quasi come se la stessa protagonista della storia lo esclamasse.
Dopo l'apertura della Stagione Lirica al Teatro Comunale Claudio Abbado con "Tristan und Isolde", opera per la quale Wagner è autore sia del libretto che della musica, sul palco ferrarese uno dei grandi miti della letteratura medievale viene proposto in forma di balletto. Una riproposizione, in chiave contemporanea del balletto narrativo romantico, una pratica ormai comune nella nuova generazione di coreografi internazionali, che si riappropriano delle opere del repertorio romantico per tradurle con un lessico tersicoreo contemporaneo, più semplice, spesso più povero di sfumature, che spesso è caratterizzato da uno spirito più energico, non sempre ben calibrato. Joëlle Bouvier ha però sempre chiaro il messaggio che vuole trasmettere, senza orpelli, attraversando indenne le epoche, le mode e gli stili: esaltando la bravura tecnica dei suoi ballerini, si sofferma nella descrizione mimica dei sentimenti più puri dell’animo umano. In scena diciannove danzatori dispiegano un lavoro intimista che fa emergere le sfumature nascoste in questa musica di Richard Wagner tanto complessa e ricca di suggestioni, che pervade tutte le parti dell'essere.
Sulla scena una scala a chiocciola, il ponte di una nave, si trova nella nebbia. Una principessa fugge nella notte, mantello rosso al vento, mentre un gruppo di giovani affronta la tempesta. Questa principessa a quale riva si appresta ad approdare, quale il suo destino? Poi l'attrazione proibita, quella di Tristano e Isotta, la morte non riconosciuta tra tanti frammenti di discorsi tra amanti, lo smarrimento di re Marco e la condanna degli amanti. E’ una storia di re e regine, di potere e conflitti, di amore, passione e tradimento. Joëlle Bouvier inventa il suo percorso nel fiume dell’opera, o meglio, sogna l’opera stessa, non si limita a trasporla in danza, e in questo senso va letta la dichiarazione di intenti di apertura. Da un’opera monumentale, della durata di quasi quattro ore, che racconta la passione nata da una pozione, Joëlle Bouvier estrae novanta minuti di estro teatrale, vede la scena come alcuni pittori la tela, e ogni scena è un quadro a doppia lettura, naturalistica e metaforica. Joëlle Bouvierha incarna l'amore e la morte
La compagnia del Ballet del Grand Théâtre de Genève si è impegnata costantemente nell’esplorare la pluralità stilistica della danza del XX secolo, attività che l’ha condotta a lavorare con Maestri della Danza del calibro di George Balanchine, Mikhaïl Baryshnikov, Rudolf Nureyev, Jirí Kylián, Ohad Naharin o William Forsythe. Questo appuntamento completa le attività dedicate dal teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara a Richard Wagner.
Danza
TRISTANO & ISOTTA
Tristano e Isotta riletto da Joëlle Bouvier
Visto il
27-01-2016
al
Comunale
di Ferrara
(FE)