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Il teatrino di due fratelli ai tempi della Shoa

Il teatrino di due fratelli ai tempi della Shoa

Il giovane Cristian Izzo autore, regista ed interprete, in quest'ultima veste in compagnia di Laura Amalfi ed Alessandro Langellotti, di uno spettacolo semplice e fresco, grazie alla bravura interpretativa sua e dei suoi colleghi, e, soprattutto, grazie al’utilizzo, nella composizione del dramma, di una serie di estratti da opere facenti parte del più classico repertorio teatrale napoletano. L’idea iniziale consiste nel raccontare la storia, drammatica, di due ragazzi portatori di handicap mentali, durante la tragica e vergognosa stagione della deportazione ai campi di concentramento, da parte della dittatura fascista, di coloro che, con ebrei, zingari ed omosessuali, con la propria esistenza "diversa" macchiassero di "disonore" la purezza della razza ariana. I due ragazzi (Langellotti ed Izzo) vengono convinti dalla madre (Amalfi) che trattasi in realtà di una tournee teatrale, ed allora di volta in volta essi, all'interno del vagone di quel treno orribile, recitano Eduardo (Sik Sik e Pericolosamente) o Viviani (Circo equestre Sgueglia) per allontanare l’incubo dell’ignoto, e nel farlo immaginano che con loro ci sia la mamma come loro partner di scena e nume tutelare. Il plot principale risulta interessante anche se con una risc ontrabile  similitudine , in qualche modo, con "La vita è bella", ed evidenti fragilità quando va a confrontarsi con i grandi autori di cui sopra, e, forse, alla scrittura avrebbe giovato un minore uso del citazionismo ed un maggiore utilizzo drammaturgico. Va da sé, però, che i tre pezzi di Eduardo e Viviani risultano, sia dal punto di vista  interpretativo che registico, di grande impatto, grazie all’esperienza dell’Amalfi ed alla fresca intuizione registica di Izzo insieme alla sua convincente prova attoriale a cui dona slancio la presenza incisiva di Langellotti. Uno spettacolo, insomma, che convince nonostante piccole  particolarità che andranno sicuramente limate dal talento dell’autore, che, con i suoi 23 anni, ci fa sperare in uno sviluppo di sicura crescita .

Visto il 24-02-2013
al Theatre de Poche di Napoli (NA)