Comico
URGE

L'acrobata della parola, l'artista del senso

L'acrobata della parola, l'artista del senso

Il voto di vastità di Bergonzoni è un monito alla riflessione.
Lo spettacolo Urge è la necessità, l’urgenza di pensare elevata a spettacolo teatrale e portata a livelli eccellenti.
Non fermiamoci ad accettare quello che ci viene propinato ogni giorno, la minestra riscaldata dei telegiornali e della comunicazione mediale nazionale: è un crimine, un’insulto.
Alessandro accelera. Stai Colmo, non più calmo! Non accettare tutto quello che ti vien vomitato addosso!
Bergonzoni o piace o non piace. Su questo poco da dire. Il suo essere travolge lo spettatore che aspetta di compensare il retrogusto della vita quotidiana, la domanda.
Quale domanda? Qualsiasi domanda! Anche la più assurda. L’acrobata della parola invita ad aprirsi a tutti I pensieri possibili
Il musico del senso compie artifizi che un pubblico abituato ad Amici di Maria de Filippi fa fatica a seguire.
Lo spettacolo è nel gioco della parola e lo spettatore è il partecipante a questo quiz sul significato delle parole. Urge pensare, urge riflettere, urge cambiare la nostra vita e, ogni tanto, sognare mondi impossibili.
Sul palco vengono creati universi di parole. Non c’è scenografia reale, ma solo uno spazio dove il monologhista da vita ai suoi mondi.
Il teatro classico si strutturava delle unità platoniche di tempo e di luogo per rendere le drammaturgie realistiche. Ora questa necessità si spezza in virtù del ritorno al bucolico.
Com’è possibile ritornare alla natura in quest’epoca? Alessandro ne da la risposta: torniamo all’onirico!
Se volete sognare assurdi logici questo è l’artista che fa per voi. Questo spettacolo non è solo l’ultimo degli elaborati esercizi di stile di Bergonzoni, quanto il suo ultimo dono, in ordine di tempo, agli amanti del pensiero.
Sta a noi coglierlo.

Visto il 22-01-2011
al Colosseo di Torino (TO)