Dei figli conclude la trilogia di Mario Perrotta dedicata alla famiglia degli anni Duemila e le sue più macroscopiche trasformazioni.
In particolare, lo spettacolo prova a ragionare su quella strana generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni che non ha intenzione di dimettersi dal ruolo di figlio.
Il fenomeno l’ha spiegato bene Massimo Recalcati, il noto psicanalista che è stato l’interlocutore principale di Mario Perrotta per questo progetto.
Recalcati afferma infatti che “una delle grandi mutazioni antropologiche del nostro tempo riguarda la cronicizzazione dell’adolescenza.
Oggi l’adolescenza non è più il riflesso psicologico della ‘tempesta’ psicosessuale della pubertà bensì una condizione di vita perpetua che tende a cronicizzarsi. Quando questo accade in primo piano è la difficoltà del figlio di accettare la separazione dai genitori per riconoscersi e viversi come adulto.
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