La Compagnia Bella Gerit di Urbino ha presentato De Divina Proportione, uno spettacolo multimediale nato da un’idea di Simone Sorini e ispirato all’opera del frate matematico Luca Pacioli.
Da diversi anni la compagnia Bella Gerit studia i manoscritti giacenti nei fondi vaticani. Con questa nuova opera ha inteso realizzazione il punto d’incontro tra la civiltà umanistica quattrocentesca e la contemporaneità.
Alla base del progetto presentato al Ravenna festival stanno gli aspetti razionali e numerici della musica, aspetti che nell’antichità la ponevano come “elevatissima scienza” tra le scienze esatte. L’intento è la rielaborazione della musica sacra del primo ‘400 con i mezzi moderni e le tecniche compositive proprie della musica elettroacustica e della computer-music.
Partito da un manoscritto di musica sacra conservato nella biblioteca dei Duchi di Urbino e seguendo i parametri conduttori dell’interpretazione, della costruzione dell’edificio sonoro e della sperimentazione musicale, questo progetto è incentrato sulla sezione aurea e la dottrina dei “solidi regolari”, ovvero la “Divina Proportione”.
Lo spettacolo ha richiamato la tradizione dell’umanesimo scientifico, e reinterpretato, attraverso la multimedialità, le regole di proporzione e armonia fissate nel Rinascimento, e in particolare nel De Divina Proportione. Questo trattato si apre con la dichiarazione dell’autore che il suo scritto avrebbe “interessato tutti coloro che si intendono di matematica, musica, architettura ed astronomia”. Lo spettacolo di Bella Gerit ha trasposto le teorie matematiche relative alla sezione aurea nel canto, nel suono degli strumenti antichi e nelle frequenze generate dai computer, tramite una combinazione di musica quattrocentesca e musica elettronica ed elettroacustica, e ha indicato una modalità di concretizzazione dell’integrità ideale del pensiero rinascimentale. Musica sacra e profana, antica e contemporanea, pensiero speculativo e misure del corpo combinati in un unico sistema allegorico. Ogni scelta acustica è stata progettata in modo che tutti i suoni fossero una risultante di proporzioni e di elaborazioni matematiche in armonia con i “cinque corpi regolari”. Il pubblico si è trovato immerso in uno spazio sonoro tridimensionale che ha permeato tutto il teatro.
L’evento ha visto la partecipazione di due danzatori di danza contemporanea (Giulia Franceschini e Damien Fournier) e sette musicisti (Andrea Angeloni trombone, Luigi Germini- trombone, Matteo Bellotto- basso, Angelo Bonazzoli- controtenore, Enea Sorini- baritono e salterio, Simone Sorini- tenore e liuto, David Monacchi- flauto e regia del suono), nonché la quella di Piergiorgio Odifreddi e Lucia Ferrati come voci recitanti virtuali. Una realizzazione video olografica e proiezioni 3D di poliedri rotanti e contenenti i quattro elementi, sonogrammi ed immagini di opere d’arte hanno completato il sincretismo tra arte, scienza e rimandi filosofici e letterari, antico ed universale. Ne è risultato un progetto che pare dire che il modello culturale del proto-Rinascimento o Umanesimo matematico proietta la sua influenza nel futuro tecnologico e informatico. Partendo da una delle città simbolo del Rinascimento i Bella Gerit hanno costruito un’opera sui principi aurei, sulla proporzione, un’opera che getta un ponte tra l’epoca d’oro della nostra storia culturale e il momento attuale, per inventare un nuovo rinascimento.
Prosa
DE DIVINE PROPORTIONE
Allegorie numeriche in musica
Visto il
16-06-2011
al
Rasi
di Ravenna
(RA)