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EDIPO STANCO Spulciando tr…

EDIPO STANCO

Spulciando tr…
EDIPO STANCO Spulciando tra i piccoli teatri romani che ospitano nei loro cartelloni giovani compagnie e giovani attori, la parola “giovani” la intendo secondo la logica teatrale europea non italiana, in quanto secondo quest’ultima un uomo/donna di 35 anni è considerato giovane attore “emergente”, mentre l’ INSTED che è una sorta di grande catena che lega giovani registi europei conta un’età media di 23 anni, si rischia, non sempre ma con una buona frequenza, di incappare in spettacoli degni di elogio, lustro e considerazione, ormai mera utopia. Ed è quello che m’è capitato incontrando “Edipo Stanco”. Prima di ogni cosa questo spettacolo è stato scritto, diretto, interpretato, prodotto e organizzato da una sola persona, la quale, armata di martello e chiodi s’è costruita anche la scenografia. Insomma, prima di fare il suo mestiere, cioè l’ attore, Marco Grossi ha affrontato tutto quello che muove la macchina teatrale. Posso solo immaginare l’enorme dispendio si energie fisiche e mentali, fatica questa che accomuna molte realtà giovani e sconosciute del panorama nazionale. Edipo stanco è uno spettacolo dove ci si trova di tutto: la ricerca sulla commedia dell’arte, spogliata del suo luogo comune e tornata ad essere strumento di narrazione leggera,efficace e pungente, capace di far sorridere parlando della tragedia d’ Edipo senza banalizzarne il messaggio; ricerca sul linguaggio, sul cunto siciliano, sul trasformismo… Tutto in poco meno di un’ora durante la quale è difficile distrarsi, è paragonabile ad uno spettacolo di fuochi d’artificio: ne parte uno, aspetti che esploda, si apre, ti stupisce e nel frattempo ne sta già partendo un altro. La prova del nove che si tratta di uno spettacolo ben fatto l’ho avuto di persona: in platea tra le , ahimè, poche persone c’erano due ragazze svedesi che erano state attirate dalla locandina vista a San Lorenzo e che parlavano pochissimo italiano. Bene, non hanno staccato gli occhi un attimo e, detto da loro, si erano molto divertite nonostante il limite dell’idioma. Ultima replica il 2 Dicembre, nella speranza che Marco Grossi goda presto di ampie e nutrite platee. Luigi Orfeo ROMA ARGOT STUDIO 22/11/07
Visto il
al Sociale di Brescia (BS)