Musica
EGBERTO GISMONTI, NANA' VASCONCELOS

La sezione Brasil in jazz …


	La sezione Brasil in jazz …

La sezione Brasil in jazz al  Ravenna Festival ha ruotato attorno alla figura del  musicista brasiliano Egberto Gismonti , chitarrista e pianista eccelso, grande interprete della vivacità della scena musicale brasiliana, capace di andare al di là dei generi, in un originale intreccio di jazz, musica classica e suggestioni etniche provenienti dall’amazzonia. Previste due sue esibizioni in una doppia serata, la  prima delle quali lo vedeva affiancato in duo a Nana Vasconcelos, altra icona della musica brasiliana creativa, che con le sue percussioni in 40 anni di carriera ha saputo creare un vero mondo musicale, collaborando con i più noti nomi della musica jazz internazionale, e con cui Gismonti collabora fin dal 1984.
Il concerto del 6 luglio previsto alla Rocca Brancaleone,  è stato in parte compromesso da un improvviso temporale che ha costretto gli organizzatori a spostare la sede all’ultimo momento all’interno del Pala De Andrè, con  ovvi problemi di sound-check che non hanno permesso agli artisti di garantire una qualità del suono adeguata, tanto che Gismonti, che è un purista e molto rigoroso nei suoi intenti, voleva prima annullare l’esibizione, poi su insistenza degli organizzatori, ha trasformato il previsto duo con Vasconcelos in due brevi esibizioni a solo, con grande delusione degli appassionati giunti anche da lontano per l’occasione, ma Gismonti è stato irremovibile e il duo è stato rimandato al giorno seguente.
La serata è stata aperto dal Trio Madeira, un ensemble di grandi virtuosi degli strumenti a corda, composto da Zè Paulo Becker alla chitarra, Marcello Goncalves alla chitarra a 7 corde, uno strumento dalle sonorità estese verso la gamma bassa, e Ronaldo do Bandolim al mandolino.
Pur condizionati dal suono non perfetto i  tre non si sono risparmiati e hanno offerto un panorama  completo delle sonorità acustiche brasiliane contemporanee, concentrandosi prevalentemente  sul  choro, una forma musicale ritmica nata negli anni ’20 del 900 e basata su improvvisazioni attorno a tematiche jazz, blues e ragtime fusi con elementi  di matrice Europea come la polka o il walzer e i ritmi africani, a cui si sono uniti omaggi alle composizioni di Villa-Lobos e dello stesso Gismonti,. L’esibizione ha quindi offerto una perfetta sintesi delle sonorità tradizionali brasiliane e della musica classica integrate e rivitalizzate dalle improvvisazioni in chiave jazzistica, grazie anche alla grande padronanza tecnica dello strumento, il tutto condito da una grande sensibilità e passione.
L’attesa esibizione del duo Gismonti-Vasconcelos come detto è stata trasformata in due brevi solo che hanno  appena solleticato il gusto del pubblico che si attendeva ben di più: Vasconcelos nei suoi 15 minuti è comunque riuscito a tramettere tutta la forza del suo universo musicale, utilizzando semplicemente il suo berimbau, qualche percussione e soprattutto la sua voce, con cui ha condotto il pubblico nel profondo  della foresta amazzonica, facendoci ascoltare tutti i fremiti , i sussurri e le mille voci di quel mondo brulicante di vita, aiutato solo da un’eco che dava più corpo ai suoi suoni.
Gismonti  invece si è esibito al solo pianoforte, offrendo un piccolo spazzo delle sue musiche complesse che è stato sufficiente  lo stesso a illuminare la serata, grazie ad una oculata scelta di brani guizzanti e nervosi alternati a momenti intimistici e a maggior ragione lasciando l’amaro in bocca a chi non avrebbe potuto godere della esibizione la sera seguente.

Visto il 06-07-2012
al Rocca Brancaleone Comunale di Ravenna (RA)