Musical e varietà
GREASE

La Grease-mania continua a rinnovarsi

Grease
Grease © Giulia Marangoni

Era il 4 marzo 1997 quando i riflettori si accendevano sulla prima produzione italiana di Grease, firmata da Saverio Marconi. Oggi, dopo oltre 20 anni, la Grease-mania si rinnova, con un entusiasmo che non accenna a diminuire e anzi, sembra riportare l’intera operazione al livello dell’originaria ambientazione cinematografica anni Cinquanta.

I Personaggi

Il nuovo Danny Zuko (Giulio Corso) riesce a mantenere, a livello interpretativo, l’adeguata fisionomia – e annessa caratterizzazione - del bulletto americano, slegato da riferimenti cronologici. Simpatico e mai eccessivo, prende le dovute distanze dal John Travolta cinematografico, risultando comunque efficace, anche se nel canto la sua sicurezza tende a diminuire; ma forse è questo il risvolto più interessante del suo lavoro sul personaggio.

Lucia Blanco sorprende per la sua capacità di restituire al pubblico, in maniera completa, tutte le sfumature di un ruolo notoriamente molto complesso come quello di Sandy. Riccardo Sinisi è un Kenickie convincente e il suo cavallo di battaglia resta sicuramente l’interpretazione di Greased Lightning. Altro punto di forza, il suo affiatamento sul palco con Eleonora Lombardo, l’interprete di Rizzo; quest’ultima ha ormai cucito su di sé il personaggio, rendendolo sfacciato, quasi graffiante, sicuramente in grado di rivolgersi soprattutto agli adolescenti di oggi.

Un allestimento abbagliante

Questa edizione di Grease può essere considerata la più luminosa degli ultimi anni: Valerio Tiberi e Francesco Vignati hanno studiato un disegno luci prevalentemente concentrato sullo spazio scenico e su chi lo occupa, in grado di coinvolgere il pubblico in maniera avvolgente e abbagliante. La consapevole interazione tra luci e ambiente scenico – ripensata dal coreografo Gabriele Moreschi - si sviluppa in una direzione più intima rispetto alle dimensioni del palcoscenico del Teatro e risulta in effetti più adatta a un allestimento da tournée.

Tra palcoscenico e piccolo schermo

Saverio Marconi firma ancora una volta un allestimento di qualità – con la regia associata di Mauro Simone – accogliendo, senza farne mistero, alcune suggestioni provenienti dalla versione televisiva del musical (Grease Live!), dalla Fox nel 2016: più precisamente, un brano inedito – All I Need is an Angel – tradotto in italiano da Franco Travaglio, insieme alle nuove liriche dello spettacolo; i marines che scendono dalla scaletta di un aereo nel brano Freddy My Love; la versione “da stadio del rock” dell’evergreen Magiche note, un autentico momento di gloria per Gioacchino Inzirillo nei panni di Doody.

Citando una della nuove traduzioni dei brani, deve essere proprio vero che ormai Grease vive in noi, al punto che rinnovarlo per le successive generazioni di pubblico non significa necessariamente perdere il suo appeal originario.

Visto il 11-11-2018
al Repower di Assago (MI)