Di spettacoli con tanti attori, per giunta noti e bravissimi, se ne vedono pochi. La ragione comune sono i costi enormi, per cui non a caso si moltiplicano i monologhisti e le mini-compagnie. Ma al Teatro Strehler di Milano una ventina fra primattori e comprimari affolla il palcoscenico per mettere in scena "Il povero Piero", esilarante commedia scritta da Achille Campanile nel 1959 come romanzo e poi traslato per il teatro dallo stesso autore, che creò un canovaccio dal quale fosse possibile variare alcuni tratti. Proprio a causa della numerosa compagnia di prim'ordine, indispensabili per offrire al pubblico nella sua interezza il testo integrale, questo spettacolo fu realizzato una volta sola, nel 1961.
Ora il Teatro Biondo Stabile di Palermo lo produce coraggiosamente con tutti i personaggi scritti (un vero evento!) e presenta un cast formato da Giiulio Brogi, Nello Mascia, Rosalina Neri, Massimo De Rossi, Magda Mercatali, Anna Gualdo, Irene Scaturro, Nicola Pistoia, Aldo Ralli, Paolo Triestino, Pierluigi Corallo, Eleanora Vanni e con Franco Barbero e altri 7 attori. Molto surreale, l’inizio vede la moglie del povero Piero, mancato da pochi istanti dopo lunga malattia, chiedere che sia rispettata la sua ultima volontà: annunciare il proprio decesso soltanto ad esequie avvenute. La visita di persone inattese provoca ovviamente una serie di buffe situazioni, che si trasformano in assurda comicità man mano che le cose si complicano.
Ma sarà l'idea geniale di inserire un nuovo lutto a favorire la risata sganassona, mentre fino a quel momento si è andati avanti con molti sorrisi a denti stretti, dato il tema. Poiché il povero Piero era persona molto apprezzata ma non molto allegra, quando per un disguido arrivano amici e parenti a fare le condoglianze, tutti sono molto seri e composti. All'improvviso un ospite racconta di aver saputo della morte improvvisa di un altro amico, molto simpatico e di colpo si vedono lacrime e scene di disperazione. Per cui la moglie si offende e, dopo altre esilaranti gags, caccia gli ospiti che vengono 'a casa sua per piangere un altro morto'. Che per giunta morto non è, tant'è che quel personaggio torna a fare visita provocando lo scompiglio di tutti. Gli eventi, fra elettricisti maldestri, cadaveri spostati che scompaiono e ricompaiono e altre amenità, precipitano finché la commedia si avvia al gran colpo di scena finale.
Visto il
al
Piccolo Teatro - Teatro Strehler
di Milano
(MI)