Les SlovaKs sono un collettivo costituito da cinque danzatori originari della Slovacchia, indipendenti e pieni di vitalità, che vivovo ed operano in Belgio: Milan Herich, Peter Jaško, Anton Lachký, Milan Tomášik and Martin Kilvády. Il Collettivo Les SlovaKs nasce nell’Agosto del 2006 come fusione delle esperienze di questi danzatori, che forti delle collaborazioni con artisti di diverse origini, hanno trovato una modalità per un linguaggio nuovo, che attraversa le diverse espressioni sceniche e riesce a parlare a diversi strati sociali e culturali, accomunandoli con una visione globale del mondo artistico.
"Journey Home” è la loro seconda creazione, direttamente ispirata al folclore slovacco. In questo spettacolo, che fa pensare ad un nostalgico ma vitale omaggio alla patria, le danze folcloristiche vengono direttamente inserite assieme al canto polifonico tradizionale, interpretati con sensibilità non meno che con indubbio humor. Ne risulta una danza “neo-tradizionale” intrisa di poesia. In “Journey Home” , i danzatori richiamano un narratore e altri personaggi ed elementi quasi giocosi di una tradizione specifica per sintetizzare una forma di teatralità antica, a loro familiare. Questa forma di danza dà una imprevista apertura di campo sensoriale ed emotivo, senza mai scadere nel retorico. Les SlovaKs in modo ariginale fondono attorno a ciascun interprete emozione, immaginazione e retaggio storico, trasformando cinque danzatori e un musicista in altrettanti personaggi. La musica è un elemento essenziale dell’universo di questi artisti, e qui è presente non solo e non tanto come accompagnamento, ma anche come traduzione sonora dei riferimenti presenti nella danza. Sottile intersezione e integrazione tra le tradizione europee orientali e occidentali, Les SlovaKs hanno creato sulla scena un terreno di gioco che ha come unica regola la libertà espressiva che la danza permette. E’ un ritorno alle radici attraverso le danze e la musica tradizionali, il tutto in un'atmosfera giocosa. La musica dal vivo del compositore e violinista francese Simon Thierreé arricchisce e completa il quadro.