Danza
LA BELLA ADDORMENTATA ON ICE

La bella addormentata volteggia sul ghiaccio

La bella addormentata volteggia sul ghiaccio

The Imperial Ice Stars, la compagnia di pattinatori-ballerini diretti da Tony Mercer, stupisce ancora. Questa volta i ventiquattro artisti si muovono sulle note di Pëtr Il’ìč Čajkovskij, e, nell’interpretazione de La bella addormentata on ice, emozionano il pubblico raccontando l’amore tra la principessa Aurora e il principe Desiré, impegnati in una lotta eterna contro il male.

Il balletto classico viene ricalcato quasi alla perfezione, sono piccole e poche le modifiche di Mercer: così, ad esempio, la cattiva strega Carabosse è sostituita da un mago, vestito di nero e portatore di male. La tradizione del balletto russo viene riproposta con grande rispetto, quasi a voler sorprendere il pubblico unicamente con la dolcezza di un pattinare leggero e raffinato e con l’energia di strepitosi salti che soltanto grandi professionisti possono realizzare.

Ballerini e pattinatori ma anche attori: grandi e bambini, che riempiono platea, palchi e gallerie, si trovano a sorridere dinnanzi alle espressioni buffe e divertenti di alcuni personaggi, a impaurirsi scoprendo il volto corrucciato del cattivo e a tranquillizzarsi e sognare cullati dalla luminosità dello sguardo delle fate.
Ma l’espressione dei volti è soltanto il coronamento di una tecnica quasi perfetta: braccia e corpi di ballerini che si muovono con armonia e talento svelano, nell’abbassare lo sguardo, dei pattini colorati che sfidano il ghiaccio in continui volteggi, pirouettes e salti esplosivi, nella creazione di figure mai eseguite prima. E per un attimo tutto si sospende quando compaiono le scarpette da punta ai piedi di una fata… e la punta delicatamente appoggiata sul ghiaccio sorprende sempre più, e il richiamo alle danzatrici classiche che volteggiano sulle scarpette rosa diventa ancor più forte.

Scenografie realistiche, laboriose e coinvolgenti unite a strepitosi effetti di scena caratterizzano ogni singolo momento della serata, permettendo agli spettatori di calarsi totalmente nella narrazione, sentendosi non più pubblico ma personaggi della storia e ballerini sul palco. Costumi tutti diversi, ricchi ma semplici, colorati di tinte pastello ed estremamente eleganti, completano l’attenzione ai particolari e alla raffinatezza di un balletto classico così speciale.

Una danza tenue, ovattata e delicata che a tratti diventa forte, terrificante e spiazzante, fatta di passi morbidi e veloci, di acrobazie e di salti su quei pattini dalla lama apparentemente sottile. È danza classica, è pattinaggio di figura sul ghiaccio: è l’emozione dell’unione speciale di due arti speciali.

Visto il 04-03-2016