Lirica
L'AMICO FRITZ

Solida regia con giovani cantanti

Solida regia con giovani cantanti

Il 70° anniversario della scomparsa di Pietro Mascagni sarebbe passato del tutto inosservato in Italia se non ci avessero pensato i Teatri di Piacenza, Modena e Ravenna nel presentare la seconda opera del compositore livornese, L’amico Fritz. Un’opera in repertorio fino a non moltissimi anni fa e che ora fatica a essere riproposta, forse a causa di un soggetto molto debole, oppure per la scarsezza di pagine di alto spessore drammatico, oppure semplicemente perché scavalcata dalla più famosa opera di Mascagni, Cavalleria rusticana, ormai l’unica a essere rimasta in repertorio tra i titoli del compositore.

L’allestimento è frutto non solo della collaudata collaborazione dei tre Teatri emiliani ma anche del solerte lavoro del baritono Leo Nucci che da qualche anno firma convincenti regie abbinate al percorso formativo di giovani cantanti da lui stesso preparati. La prima de L’amico Fritz risale al 1891, gli anni in cui si sta sviluppando in Francia la corrente impressionista: Nucci vede quest’opera proprio come un quadro di Monet e parte da questo per realizzare il tutto, ambientando la vicenda non in Alsazia, come vorrebbe il libretto, ma in alta Normandia, nel paese proprio del pittore, e la casa di Fritz riporta alla casa di Monet a Giverny; le stesse scene, curate in modo convincente da Carlo Centolavigna, riescono a immergere lo spettatore nei profumi e nei colori del nord della Francia, proprio quella descritta nelle tele di Monet. Nucci è attento al dettaglio, al particolare per una regia tradizionale e avvincente, in cui la storia d’amore tra Fritz e Suzel è narrata con una poesia e un trasporto unico. Nucci riesce a cogliere particolari quasi inediti, mettendo per esempio l’accento sul piccolo mondo del rabbino David e sulla campagna di Suzel, in cui la dimensione ebraica della famiglia e del rabbino è sottolineata al di fuori di schemi stereotipati nella semplicità di una tranquilla vita di campagna. La regia di Nucci si gusta appieno nella coerenza drammaturgica in un’opera che rischierebbe di essere sommersa dal torpore statico.

La direzione del maestro Donato Renzetti, alla guida di una preparata Orchestra giovanile Luigi Cherubini, è riuscita a mettere in evidenza le pagine liriche di questa partitura, risaltando i colori e le sfumature, con esuberanza (talvolta eccessiva) che hanno prodotto un risultato raffinato e di qualità. L’Intermezzo è stato eseguito, poi, in modo ineccepibile e ha saputo penetrare nel pubblico in modo straordinario, riuscendo indubbiamente una delle parti migliori della serata. Senza dubbio meritava di essere bissato.

Ben preparati i cantanti, facenti parte del progetto Opera Laboratorio 2015, seguiti in modo eccezionale dallo stesso Nucci. Il tenore Angelo Fiore, nel ruolo del titolo, ha reso vocalmente un perfetto Fritz dal timbro rotondo e pieno, interessante vocalità dal bel colore, voce sicura e brunita; una maggiore sicurezza scenica lo avrebbe reso ineccepibile. Pienamente nel ruolo la Suzel di Clarissa Costanzo; il giovane soprano, pur presentando una talentuosa voce ancora acerba, è riuscita a entrare nel personaggio, mostrando voce sicura, robusta, espressiva e fluida, acuti inappuntabili e buona presenza scenica. Volutamente romantico e melanconico, il “duetto delle ciliegie” ha raggiunto un alto livello di liricità. Convince appieno Enrico Petti nel rabbino David; il giovane cantante salernitano conferma la sua capacità vocale e scenica, dandoci prova di una voce bella, scura e  dal buon fraseggio. Il soprano Aloisa Aisemberg, nel ruolo en travesti di Beppe lo zingaro, si rivela non solo una validissima cantante ma anche una ottima violinista, suonando personalmente l’assolo di Beppe. Efficaci gli altri cantanti: Alessandro Mariani (Federico), Mariano Buccino (Hanezò) e Marta Mari (Caterina). Valida sia la prova del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato dal maestro Corrado Casati, che il brevissimo intervento del Coro di voci bianche Farnesiano di Piacenza.

Visto il 15-01-2016