Sullo scorcio della stagione 2013/14 non si può non ribadire che il Teatro Carcano ha offerto deliziosi cammei teatrali, frutto non solo di fortuna, ma di un’oculata e saggia scelta che anche nell’attingere al classico ha proposto spettacoli fedeli all’originale, eppure diversi, piacevoli e godibilissimi.
È il caso de 'L’Avaro', famosa commedia del 1668 scritta da Molière (pseudonimo di Jean Baptiste Poquelin, Parigi 1622-1673) ispirandosi all’Aulularia di Plauto che non tratta il tema dell’amore.
Il commediografo provvisto di una cultura superiore rispetto a quella della classe di appartenenza (il padre è tappezziere del re) è un acuto osservatore della realtà che ritrae sottolineando contesti e psicologia dei personaggi e fornendo note di modernità pur nei limiti di un’epoca in cui il re, anche se lo protegge, è pur sempre un sovrano assoluto.
Arturo Cirillo, propone una lettura fedele letteraria e teatrale del testo (tradotto da Cesare Garboli) cui dà un ritmo serrato, veloce ed equilibrato accompagnando l’azione rapida con intermezzi musicali ed evidenziando anche dal punto di vista scenografico e delle luci l’aspetto noir e angusto di una vicenda in cui un padre-padrone avido, gretto, spilorcio e amante più dei suoi tesori che dei figli che rende prigionieri: straordinaria caricatura di un Arpagone schiavo di una maschera che lo consuma e lo depaupera.
Coadiuvato da un ottimo cast che sta al passo con la sua vis attoriale, Cirillo-Arpagone si dimostra sapiente capocomico di un’azione che si dipana in un interno senza collegamenti con l’esterno, spazio chiuso degli animi che ne sono invischiati, prigione senza porte della società odierna avida solo di denaro.
Raffinatissimi i costumi che rivelano quasi una dimensione atemporale, evidenziando l’eterna attualità di una vicenda che con sfumature diverse si ripete nella Storia rivelando una radice inestirpabile come ben dimostra il finale: resta da chiedersi se tale morbo, accompagnato da raggiri e inganni, gramigna dell’anima, non germinerà anche nei figli o in chi ha avuto a che fare con tale micragnosità e se oggi non sia ormai diventato epidemico visto che sono venuti a mancare contraltari morali e spirituali.
Una pièce che appassiona e diverte proprio per la sua pungente ironia che la rende nuova, attuale ed eterna.
Prosa
L'AVARO
Un attuale ed entusiasmante 'Avaro'
Visto il
04-04-2014
al
Carcano
di Milano
(MI)