Danza
L'HISTOIRE DE MANON

Bolle e Zakharova innamorati per "Manon"

Bolle e Zakharova innamorati per "Manon"

Grandi emozioni al Teatro alla Scala in occasione del ballettoL’Histoire de Manon” di Kennet Macmillan in scena dal 7 al 15 novembre. Emozione per il pubblico vedere di nuovo insieme due grandi artisti della scena internazionale della danza come Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, rispettivamente nel ruolo di De Grieux e Manon, per la prima volta insieme e felicemente emozionati anche loro nell’affrontare in coppia la tragica storia d’amore di questi due personaggi.

Nati dalla penna di Abbè Prevost, scrittore del Settecento, la loro passione viene descritta dalla romantica musica di Jules Massenet e dalla brillante costruzione coreografica di Kenneth Nac Millian che realizzò questo balletto nel 1974 per il Royal Ballett.
Alla Scala anche una delle ultime riprese del balletto era stata curata come anche in questo caso, da Karl Burnett e l’allestimento era stato realizzato nella stagione 2010/2011. In scena avevamo visto un’altra coppia eccellente della danza mondiale e cioè quella formata da Silvie Guillem e Massimo Murru.

In questa nuova rappresentazione scaligera Roberto Bolle, da poco ritornato da New York, si è trovato ad affrontare un ruolo che aveva interpretato a soli 22 anni, raggiungendo in questo nuovo De Grieux una consapevolezza e una maturità artistica che probabilmente allora non aveva ancora avuto modo di sperimentare. Anche per la Zakharova si è trattato di una sorta di nuovo debutto. In primis perché interpretava Manon per la prima volta al fianco di Roberto Bolle, con il quale non aveva ancora danzato questo balletto che per una decina d’anni era stato eliminato dal repertorio del Bolshoi. Poi perché sinora il pubblico scaligero si era abituato a vederla quasi esclusivamente nei ruoli molto più eterei del Cigno o di Giselle e non in quella di una seducente “donna dai facili costumi”. Sicuramente grazie a questa nuova esperienza de “L’histoire de Manon”, ha potuto far emergere al meglio tutte le sue doti espressive, artistiche e tecniche.
In fondo il personaggio di Manon, storicamente collocato in Francia nel periodo della grande ricchezza e della grande povertà, non è poi così lontano dal giorno d’oggi in cui come molte giovani ragazze inseguono il sogno del facile successo e della ricchezza. Oggi per esempio scegliendo di fare “la velina” in televisione oppure di entrare nel mondo dello spettacolo o della moda, un tempo cercando di diventare l’amante di un potente (cosa che succede comunque anche oggigiorno).

Al coreografo Kennet Mac Millan interessava proprio disegnare attraverso la danza un personaggio femminile dalla doppia personalità. Fanciulla passionale e desiderosa di amare con sincerità, dall’altra giovane donna seduttrice che si dà però agli altri uomini per ottenere una posizione sociale più elevata.
La Zakharova riesce perfettamente a mostrare in scena questa sorta di schizofrenia. La Manon dell’Abbè Prevost è infatti una ragazza di sedici anni che ama la vita e non sa resistere al piacere. E’ nello stesso tempo charmant e amorale. Ama sinceramente Des Grieux – Bolle ma non è in grado di amarlo vivendo bella povertà e ovviamente la vita lussuosa la attrae maggiormente.

Per De Grieux questa passione lo porterà alla degradazione. Da giovane di buona famiglia qual è arriverà a rubare e ad uccidere per lei. Roberto Bolle riesce veramente in questo ruolo, a comunicare  non solo con il corpo, ma anche con capacità attoriali la tempesta di sentimenti che attraversano il cuore di questo personaggio. Il suo essere ballerino e il suo senso del teatro lo hanno portato a dare ancora una volta in questa “Manon” una grande prova d’artista.
Impeccabili le interpretazioni degli altri ballerini in scena Antonio Sutera era un convincente Lescaut, Alessandro Grillo era Monsieur G.M., Emanuela Montanari l’amante di Lescaut, Beatrice Carbone Madame e Mick Zeni il carceriere. In alcune recite successive il ruolo di Manon è stato interpretato da Natalia Osipova e Marta Romagna mentre quello di De Grieux da Claudio Coviello, e da Claudio Agostino

Teatro alla Scala dal 7 al 15 novembre

Visto il 07-11-2013
al Teatro Alla Scala di Milano (MI)