Nel contesto del XXI festival di musica contemporanea Angelica, svolto tra Bologna e Modena, quest’anno è stata dedicata una sezione alla Norvegia con tre serate nelle quali si sono presentati alcuni trai più innovativi e coraggiosi sperimentatori della scena musicale contemporanea: l’organizzatore Luca Vitali ha voluto selezionare esperienze musicali completamente diverse come approccio, in modo da dare una panoramica più completa della nuova scena musicale norvegese.
Ad aprire la prima serata è stata la vocalist Maja Ratkje, che da oltre dieci anni esplora le più ardite pieghe della ricerca sonora attraverso l’uso della voce nelle sue più varie applicazioni, sia naturale che filtrata attraverso apparecchiature elettroniche, e che ha collaborato con i più vari artisti della sperimentazione sonora.
Il suo set è stato dedicato all’uso della voce come strumento che si esprime attraverso lunghi vocalizzi accompagnati da suoni sintetici astratti, creando una tavolozza sonora ricca di suggestioni sia ambient, sia industriali, grazie all’uso di oscillatori e filtri che hanno raggiunto vette di intensità sonora travolgenti: la sua voce è stata ora dolce ora dura, grazie all’uso di gorgheggi, suoni gutturali, soffi, fischi, sempre permeati da pulsazioni elettroniche vivissime che hanno creato un mondo virtuale in continua trasformazione.
Il secondo set della prima serata è stato offerto dalla formazione franco-norvegese Dans Les Arbres, che ha esordito nel 2008 per la prestigiosa etichetta ECM con un lavoro fatto di sottili atmosfere acustiche di musica improvvisata. Costituiti da Ivar Grydeland alle chitarra e banjo Christian Wallumrød al piano preparato, Ingar Zach alle percussioni e il francese Xavier Charles al clarinetto, il gruppo ha fornito un interessante esempio di musica da camera improvvisata, dalle atmosfere sottili ed intricate, dove l’elemento conduttore è stato il clarinetto appena sussurrato, mai melodico, sostenuto da piccoli tocchi pianistici e percussivi, per creare strutture sonore sospese, sempre in bilico tra morbidità e rigidità. Unico neo forse avere scelto di eseguire un unico movimento che dopo l’iniziale sorpresa è stato forse un po’ troppo ripetitivo.
Le serata è stata conclusa dal duo italo norvegese costituito dai vulcanici Edoardo Marraffa al sax tenore e dal batterista Pal Nilssen-Love, che hanno offerto una breve ma intensa performance di free jazz totalmente improvvisato, all’insegna dell’energia e della dinamicità, in cui i due musicisti hanno espresso il meglio della loro vena improvvisatrice, grazie anche al virtuosismo di cui sono capaci ai rispettivi strumenti.
Extra
MAJA S. K. RATKJE / DANS LES ARBRES
Angelica Focus Norge prima serata
Visto il
19-05-2011
al
Circoteatro San Leonardo
di Bologna
(BO)