Prosa
MOBY DICK

La paura dell’infinito e l’an…

La paura dell’infinito e l’an…
La paura dell’infinito e l’anelito dell’uomo verso la sua conoscenza, la sua visione e infine la scoperta della sua evanescenza… Tutto questo è Moby Dick, lodevole spettacolo, affascinante e intenso che vede Albertazzi dare un’ennesima prova della sua bravura e della completezza del suo essere Attore. Sulla scena è stata rappresentata non solo la storia del Capitano Achab, della sua ostinata e ideale avventura contro il suo nemico più grande bensì la storia dell’animo umano e della sua estrema ricerca di un senso ultimo. Nel capolavoro di Herman Melville Achab salpa con la nave Pequod, alla ricerca di Moby Dick, la balena bianca che anni prima, nel corso di una caccia, gli aveva strappato una gamba dal tronco. Sotto di lui, un equipaggio di ufficiali, marinai e ramponieri. Trova la balena ma, nella lotta, perisce e insieme con lui soccombono tutti i suoi uomini. Tutti, tranne uno: Ismaele, che vivrà per raccontare la loro storia. Questa, in estrema sintesi, la trama del romanzo che Melville pubblicò nel 1851. E il viaggio, la conoscenza, la morte, il testimone sono alcuni dei temi che danno vita ai personaggi e ne determinano il destino. La scenografia trasforma il palco in una nave che nel contempo è metafora di vita, un quadro i cui personaggi ritornano dal passato per raccontare le loro gesta, eppure non è un ritorno reale, è solo un ricordo, un sogno la cui atmosfera richiama lontani paesaggi e canti perduti. Ogni scena ha contribuito a dare allo spettacolo un ritmo a tratti rapido, a tratti più lento, quasi come l’ondeggiare del mare, e tutto l’equipaggio-compagnia ha dato prova di estrema bravura, regalandoci un raro momento di vero teatro. Spettacolo “intimo” in cui ogni spettatore poteva ritrovare un pezzetto di sé, un momento gioioso o triste, folle o disperato, in cui tutti entrano a far parte dell’equipaggio, pronti a partire, raccontare. L’incontro di Latella e il gruppo di attori che da sempre ne condivide il percorso artistico, con Albertazzi ha dato risultati eccezionali,dando vita a uno dei migliori spettacoli di questa stagione teatrale. Abbiamo tutti bisogno di queste emozioni, di questa rinnovata cultura e talento. Bologna, 25 novembre 2007-11-26 Teatro Arena del Sole
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