Ci sono due modi per allestire un testo shakesperiano, commedia o tragedia che sia: cercarne la verità scenica o palesarne la finzione. In entrambi i casi l'importante è non sminuire il valore teatrale del Bardo.
Lavia non ha ricercato la verità scegliendo la via di un allestimento ispirato alla commedia dell'arte e al Voudeville. Fondamentale è quindi la musica originale di Andrea Nicolini - anche ottimo interprete - che, non solo fornisce lo sfondo emotivo all'azione teatrale ma è anche protagonista in scena con fisarmoniche, tamburelli e pianole elettriche nei momenti corali, di ballo e cantati dando a tutto l'allestimento un carattere allegro e leggero.
Fresco, pieno di allegra energia e in perfetto stile “burratinesco” è il ritmo recitativo imposto ai giovani attori che per tutto il tempo - 2 ore e 40 minuti, forse un tantino troppo - invadono la scena per rappresentare i momenti salienti del testo, entrando e uscendo senza troppo preoccuparsi di tessere con precisione le trame di cui è intessuta la commedia. In questo baccanale personaggi, complotti e inganni sono raccontati superficialmente e così Beatrice e Benedetto son due buffe macchiette, che facilmente cadono nella trama per farli innamorare, Don Juan un cattivello senza sostanza così come son semplicemente di figura Claudio e il principe di Aragona.
A patir maggiormente sono i momenti in cui il racconto richiede una maggiore intensità emotiva: l'orditura del complotto di Don Juan, il ripudio di Ero da parte di Claudio e il dolore del Padre, ad esempio, non trovano una propria adeguata dimensione e suonano come note stonate nella partitura burlesca che Lavia ha composto per il suo spettacolo. Partitura che raggiunge un buon livello nel discorso al pubblico di Benedetto e nella caratterizzazione della Ronda, anche se un poco difetta nell'utilizzo di forme troppo consuete di clownerì.
Insomma molto, piacevole, rumore per nulla di originale, che diverte il pubblico con la sua prorompente energia vitale e leggerezza ma senza attingere completamente alla ricchezza della commedia di Shakespeare e al potenziale di una giovane e talentuosa compagnia di attori.
Visto il
22-01-2010
al
Ivo Chiesa
di Genova
(GE)