Lirica
NABUCCO

Recupero del passato

Recupero del passato

Nabucco è il secondo titolo della stagione 2016 del Petruzzelli e l'allestimento si avvale delle scene di Peter Hall ricostruite da bozzetti originali: un'operazione interessante che riporta sul palcoscenico teli dipinti come si usava qualche decennio fa, un recupero oleografico che si integra con la tecnologia del teatro per l'utilizzo di ponti mobili. Gli ambienti sono connotati con esattezza non naturalistica, evidenziata dai sontuosi costumi di Pasquale Grossi che si rifanno ai film di genere degli anni Sessanta. A completare la parte tecnica le giuste luci di Claudio Schmid e le coreografie di Marta Ferri. La regia di Joseph Franconi Lee resta molto convenzionale, limitandosi a regolare entrate e uscite dei cantanti e lasciando le masse immobili, suggerendo loro gesti banali come le braccia al cielo per gli ebrei o le spade in alto per i babilonesi, fatto che depaupera la storia di vera emozionalità.

Emozionalità garantita invece dalla direzione di Roland Boer che ha preparato l'orchestra e diretto tutte le repliche tranne le ultime due in cui è stato sostituito da Giuseppe La Malfa. L'orchestra si distingue per la cura dello strumentale, la narrazione coerente e incalzante e la scelta di tempi giusti nel rispetto delle esigenze del canto e dello sviluppo teatrale. La direzione è capace di sfumare nei mezzi toni, alleggerire in un soffio l'atteso Va' pensiero, chiaroscurare i momenti lirici in cui è sensibile all’indugio senza però risultare statica e, soprattutto, dando forza ai momenti impetuosi in cui deve necessariamente fare emergere il Verdi giovanile con tutta la sua forza politica e risorgimentale.

Giovani Meoni è un intenso Nabucco, la voce corposa ha una linea vocale sfumata e un fraseggio perfettamente calibrato che mette in risalto ogni trasformazione del personaggio. Susanna Branchini è una volitiva Abigaille dalla voce ampia e importante, venata da qualche asprezza, sicura in alto e in basso meno corposa. Antonio Corianò è disinvolto scenicamente e il suo Ismaele canta con eleganza e squilla bene, non teme gli acuti che affronta in modo sorvegliato. Daniela Innamorati è una Fenena dagli occhi mobilissimi e dai toni morbidi ma decisi che si mette in evidenza. Meno a fuoco lo Zaccaria di Ernesto Morillo le cui oscillazioni e le difficoltà in acuto compromettono l'autorevolezza del ruolo. Precisi, nei ruoli di contorno, Rocco Cavalluzzi (Sacerdote di Belo), Gianluca Bocchino (Adballo) e Marta Calcaterra (Anna). Il coro del Petruzzelli è stato ben preparato da Franco Sebastiani in un'opera in cui esso si fa personaggio rilevante sia per presenza scenica che per sviluppo del plot.

Visto il
al Petruzzelli di Bari (BA)