Danza
NUOVA CREAZIONE EDOUARD LOCK / LA LA LA HUMAN STEP

La complessità fisi…


	La complessità fisi…

La complessità fisica e la audace cinetica dello stile delle coreografie di Edouard Lock hanno reso La La La Human Steps una delle compagnie di danza contemporanea maggiormente accreditate, il cui livello artistico viene confermato anche dalle frequenti partecipazioni alle sue performances di esponenti di corpi di ballo quali l'Opéra di Parigi. L’eclettismo di  Edouard Lock  ha attratto nel tempo anche collaboratori diversi  come Frank Zappa e David Bowie.
“New York” è il lavoro nuovo e tecnicamente impegnativo, con chiaro omaggio al balletto romantico, che Edouard Lock  ha creato per celebrare il 30 ° anniversario della compagnia.  Con questa creazione Lock si fonde con la musica del pluripremiato compositore inglese Gavin Bryars, e mette la tecnica del balletto al servizio di una narrazione destrutturata che parte da due opere. Sono due storie d'amore, piene di pathos, che diventano una sola ode senza soluzione di continuità attraverso la complessità della danza, scandita da micro-movimenti. Queste sono vite aggrovigliate, lacerate e tormentate, che invitano il pubblico a fondere ciò che gli è familiare con il nuovo per creare proprie nuove storie imprevedibili. C’èanche un accenno di tenerezza. E’ la riconferma di Édouard Lock in qualità di padrone della danza ad alta velocità, del movimento da capogiro, perfetto tecnicamente ma che non lascia lo spazio ad una sola pausa, né fisica , né mentale. Si tratta di una lotta infernale illuminata da effetti spot taglienti ed acuminati, che sottendono alla  sfiducia e alla paura che ispirano queste storie d'amore, disperate, sfuggenti, vertiginose. Gli undici ballerini fanno uso di un vocabolario frenetico, piroettando con gesti angosciati. I Pas de Deux guidano i ballerini verso un orizzonte fantastico, altro, irraggiungibile, lontano da ogni standard, e sono esasperatamente virtuosistici, anche se spietatamente decomposti e destrutturati ed inneggiano quasi al demoniaco. Édouard Lock, come nessun altro, deliberatamente usa l'immagine astratta del soprannaturale, che fa colare nella sua creazione, che trasuda un’ambigua bellezza. Cromaticamente e mimicamente si rifà ai film muti, usa immagini in bianco e nero, luci monocromatiche, costumi minimali (donne in corsetti neri, uomini con semplici pantaloni o un vestito).  La musica, eseguita dal vivo,  è un viaggio oscuro e questo insieme di brillanti interpreti, nella loro solitudine, richiama quasi gli spazi siderali, sciami di meteore e stelle cadenti. Alla fine, stupiti, ammutoliti, incantati, trafitti, ci si chiede: quale sarà dopo questo l’approdo del prossimo viaggio fantastico di Lock?
 

Visto il 09-02-2011
al Comunale di Ferrara (FE)