La compagnia Dionisi è un gruppo di attrici milanesi tutto al femminile, fondato nel 2000 da giovani diplomate alla scuola di teatro Paolo Grassi.
Lo spettacolo che stanno portando in scena in questo periodo è “Patate. Una parola senza denti sulla guerra”, scritto da Renata Ciaravino e diretto da Valeria Talenti.
La storia si svolge in una cucina modesta, perfettamente realistica e funzionante, accessoriata di tutto punto, con l’acqua che scorre e il fuoco acceso.
Sul palco le attrici Matilde Facheris, Silvia Gallera e Carmen Pellegrini interpretano tre donne anziane, che hanno dai 75 agli 85 anni; raccontano la guerra vista attraverso i loro occhi e trasformano le piccole storie in memoria collettiva.
Descrizione di una vita rurale lombarda, di un’Italia durante il conflitto mondiale, che può rivivere attraverso le testimonianze delle tre attrici. Perché le donne sono più forti, seppur nella loro esteriore debolezza, e sono anche la fonte della memoria.
Quella in scena non è la guerra raccontata dai giornali, nemmeno quella rielaborata dagli storici, è la guerra del vissuto, la storia degli uomini e delle donne che ne sono stati involontari protagonisti. Perché solo la viva voce di chi ha vissuto e visto può rendere vividi i frammenti della giovinezza.
Le patate rappresentano il filo conduttore dei ricordi, l’elemento che collega i momenti migliori e peggiori: hanno rappresentato una fonte primaria di sostentamento nel periodo bellico, ora aiutano la memoria a districarsi nei meandri del passato.
I momenti ironici si contrappongono ad altri più drammatici, in un climax ascendente di emozioni, sottolineate dal dolce suono di un’armonia suonata sul palco da Alberto Varaldo.
Si alternano antichi rancori, scaramucce, innamoramenti fugaci, partite a carte e chiacchiere. Con la presenza costante delle patate, presenti sia nei ricordi che nella vita attuale, da sbucciare e cuocere.
Le attrici si sottopongono ad un trucco pesante ma perfettamente realistico per interpretare i ruoli. Le canzoni, rigorosamente degli anni 50, sono magistralmente cantate dal vivo.
Le vicende delle singole donne, le loro storie intrecciate in un passato che non si dimentica, una guerra che non si scorda, si dipanano nel racconto, tra vecchiaia e ricordi.
Uno spettacolo che è riduttivo definire solo educativo, ma che vale più dei libri scolastici e dura il tempo di cucinare un puré.
Un consiglio che vuole essere imperativo: andatelo a vedere.
Milano, Teatro Litta 25 luglio 2007
Visto il
al
Auditorium Comunale
di Gaggiano
(MI)