“Parlo a lei, Mazzini, perché non si può parlare da soli”
Questa frase, pronunciata da Ascanio Celestini circa venti minuti dall'inizio di “Pro Patria” è stata il colpo allo stomaco più diretto di tutto lo spettacolo. A chi ha parlato Ascanio Celestini per cento interminabili minuti? La domanda è d'obbligo perché difficilmente Mazzini gira tra il pubblico ad ascoltare gli avvenimenti accaduti durante la propria vita.
Una lezione di storia quella di Ascanio, ma non la storia aulica e collusa con il potere, non Garibaldi che gentilmente cede l'Italia ai Savoia, bensì la storia della rivoluzione fallita, quella “Senza Prigioni, Senza Processi”. All'intellettualoide Mazzini, che non rivolge risposta se non alla fine dello spettacolo, vengono spiegati eventi della storia presente e passata.
Ma se Mazzini, quel Mazzini che non risponde per quasi due ore, fosse il pubblico che è andato a pendergli dalle labbra? Quel pubblico che, sebbene vivo in un momento che lui stesso definisce “Terza Rivoluzione”, non partecipa alla stessa.
Per tutto lo spettacolo si ha la terribile impressione che quando Ascanio parla con Mazzini si rivolga inevitabilmente ad ognuno di noi. Si, proprio noi, imbelli sulle nostre poltrone nell'abbronzarci alla luce pallida dei teleschermi. Perché la rivoluzione viene fatta dal popolo, ma se il popolo latita qualcuno deve ricordare quale sia l'obbligo del popolo nei confronti della nazione.
Lo spettacolo è, come al solito, una divagazione continua, incoerente, divertente ed appassionata di un rivoluzionario degli intrecci narrativi e letterari, alla continua sperimentazione di trovate in grado di fissare concetti complessi.
Non hanno pecche le luci, che colorano la scena di sdegno o sgomento per l'evento narrato.
Non hanno pecche le musiche, che danno ritmo alle parole di un Celestini in perfetta forma.
Forse ha pecche il pubblico, ma per quello poco si può fare...
PRO PATRIA - SENZA PRIGIONI, SENZA PROCESSI
A lezione di storia controrivoluzionaria
Visto il
19-04-2012
al
Della Concordia
di Venaria Reale
(TO)
Pro Patria - Senza prigioni, senza processi