Danza
RE-TURN. ARTISTIC VISION OF SHEN WEI

“Near the Terrace&rd…


	“Near the Terrace&rd…

“Near the Terrace” è un balletto in due parti creato nel 2000, di cui il   22 ottobre 2011 per Aperto Festival è stata rappresentata la prima parte. Si tratta di un balletto praticamente perfetto per la sua carica immaginativa. Ispirato ai dipinti del surrealista belga Paul Delvaux, è un flusso di immagini ispirate che cattura fedelmente il loro alone di sogno. Mento alzato e braccia trattenute, la Vittoria Alata decapitata e la Venere di Milo appaiono fuse  in una sola forma. In fondo ai gradini di un terrazzo, un giardino di sculture di gesso bianco, corpi avvolti in drappi in una varietà di forme curve. Questa è essenzialmente il culmine di un flusso di immagini, questa è danza che deve essere assaporata attimo per attimo. Corpi lunghi di donne vestite di bianco polvere, gonne a brandelli, figure spettrali che evocano il volo, Shen Wei gioca con riferimenti alla pittura surrealista e alla statuaria classica. Questa prima parte di “Near the Terrace” si conclude sulle scale di questa terrazza con i ballerini che scompaiono poco a poco. Questa è danza minimalista, in grado di creare una realtà potente e immaginifica. Shen Wei ha un occhio magistrale, un modo di fare le cose che è fortemente originale, e dal momento che è sia un pittore, sia un coreografo, sarebbe meglio considerarlo più in generale come un artista. Come colonna sonora di questa parte la musica “silenziosa” e un po’ dark di Arvo Pärt  sembra combinare perfettamente in una simbiosi visiva le immagini che lentamente cambiano. La conclusione è un magico orizzonte.
A seguire, “0-11”, tratto da “Limited States”, è un potente ed eloquente movimento della più  pura, classica ed elegante danza di Shen Wei, ad onorare gli undici anni di collaborazione con Sara Procopio. Linee semplici e nette come raggi di luce in una stanza buia, ripercorre l’originale stile di Shen Wei.
A conclusione di serata “Re - (Part III )”. Terza parte di una trilogia che è una sorta di diario di viaggio attraverso il Tibet, Angkor Wat, e la nuova via della seta, questa coreografia  è liberamente ispirata alla storia della antica Via della Seta in Cina insieme alla moderna vita di Pechino. I ballerini marciano a gruppi come in battaglioni sul palco ma un individuo all’interno della formazione irrompe contro i confini della barriera umana. I ballerini collegati in una linea irregolare, lentamente si protendono verso il rumore di un treno come verso il futuro. In “Re - (Part III)” Shen Wei si spinge ad essere ancora più creativo, creando nuovi schemi di passi e dinamiche, ma trasponendo nell’azione scenica l’esotismo di un mondo antico in frenetico mutamento .
E così si chiude il prezioso scrigno di questa serata.
 

Visto il 22-10-2011
al Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia (RE)