Le sorelle francesi Katia & Marielle Labeque sono un duo pianistico che da decenni esplora in maniera originale le musiche che vanno dal barocco al contemporaneo con piglio vivace e innovativo e ahnno sempre interagito con i più diversi musicisti di jazz e rock: nell’ambito della loro ricerca sulle musiche contemporanee presentano un interessante progetto trasversale dedicato ai 50 anni del minimalismo con una serie di tre concerti in tre giorni consecutivi inseriti in successione nelle manifestazioni l’ AltroSuono a Modena, Angelica a Bologna e al Lugo Opera Festival, con programmi diversi che coprono tutti i più importanti fondatori di tale movimento musicale sia nuove produzioni originali.
Al teatro comunale di Modena l’08/05/2012 si è svolta la prima di queste tre serate speciali, che esclude, forse in maniera voluta, coloro che sono i maestri riconosciuti di tale movimento, Philip Glass, Terry Riley e Steve Reich, per offrire un programma variegato che va dalla musica del primo novecento al rock contemporaneo, quasi a dimostrare che in realtà il minimalismo è sempre esistito nella musica moderna ed è stato ripreso anche in ambito extra accademico.
La prima parte della serata è stata interamente acustica, con le Labeque ora in solo ora in coppia iniziando con tre piccole gemme di Eric Satie, da molti considerato un precursore delle minime variazioni grazie alle sue composizioni essenziali nel suono e nella dinamica e non a caso messo in apertura in tutte e tre le serate.
In questa parte è sicuramente emerso l’arrangiamento inedito per duo pianistico di un vecchio brano di Michael Nyman, un musicista che ha saputo applicare le teorie del minimalismo a sontuose sonorità barocche, in una energica interpretazione che ha messo in evidenza le notevoli differenze di espressione artistica tra le due già emersa nella serata: da una parte Marielle più energica e vitale, quasi scomposta nei momenti più dinamici e dall’altra Katia, più riflessiva e intimista, sicuramente meno impulsiva nel tocco.
Il momento più intenso della serata è stato toccato con l’interpretazione di un brano di Lamonte Young, uno dei musicisti più rivoluzionari e arditi degli anni 60, che dal minimalismo ha sviluppato una predilezione per le forme sonore statiche da cui sono poi nati tutti i successivi movimenti di ambient music e della cosiddetta “drone music”, forme sonore in lentissimo divenire dilatate nel tempo e che da contorno diventano il fondamento stesso del brano. The tortoise, his dream and Journeys, di cui per l’occasione è stato interpretato un piccolo frammento ha sorpreso per l’intensità e il dettaglio delle minime variazioni per synth e chitarra, lasciando spiazzato parte del pubblico non preparata a questo “muro sonoro” nato dal nulla e via via cresciuto fino a raggiungere livelli sonori intensi.
Nella ultima parte del concerto le due musiciste sono state accompagnate da tre musicisti provenienti da esperienze rock e sperimentali come il chitarrista David Chalmin, Il tastierista Fabio Recchia e il batterista Raphael Seguinier, per l’omaggio a quella parte di autori rock che si sono ispirati al minimalismo, come i Radiohead, e i Sonic Youth anche se in confronto ai precedenti momenti questa parte è stata più debole, mentre ha sorpreso per inventiva e originalità il brano composto dal chitarrista David Chalmin, riuscendo a coniugare in maniera egregia strutture ripetitive quasi percussive al piano con le sue frenetiche evoluzioni chitarristiche.
In complesso una serata originale e varia, che si completa perfettamente nell’ambito delle tre serate proposte, ove vengono proposti gli altri grandi maestri del minimalismo.
Musical e varietà
KATIA & MARIELLE LABÈQUE MODENA
Le sorelle francesi Katia …
Visto il
08-05-2012
al
Comunale Luciano Pavarotti
di Modena
(MO)